Scrittore italiano. Combatté con Garibaldi nel 1866; fu critico teatrale
della "Gazzetta piemontese" e docente di Letteratura drammatica
nell'università di Torino. Scrisse novelle, riunite nel volume
I
drammi delle Alpi (1877) e il romanzo
Il viaggio di un annoiato
(1875), rappresentazione del piccolo mondo di provincia in tono idilliaco e con
uno stile levigato e scorrevole, opposto ai nuovi principi della Scapigliatura,
gruppo al quale
M. fu tuttavia vicino. Una maggiore consonanza con il
gruppo piemontese, in particolare con Tarchetti e Boito, mostrano le liriche
(
Poesie: 1865-1909, 1915).
M. fu autore anche di una
Storia
della letteratura italiana (1896-98) e di alcuni drammi in dialetto
piemontese. Si occupò di critica teatrale e fondò e diresse, dal
1874 al 1878, "Serate italiane. Letture per le famiglie", al quale collaborarono
molti letterati piemontesi (Pinerolo, Torino 1847 - Torino 1912).